domenica 3 giugno 2012

La proiezione e le stelle

Inizialmente la proiezione non disponeva di particolari macchine ma era un fenomeno esclusivamente visivo che diventava tanto più importante e illusorio tanto più aumentava la distanza, il primo fenomeno di proiezione che possiamo studiare è infatti riferito alle stelle!
Le costellazioni non sono altro che delle entità esclusivamente prospettiche, a cui l'astronomia moderna non riconosce alcun reale significato in quanto nello spazio tridimensionale le stelle di una stessa costellazione possono essere separate da distanze enormi e apparire più o meno grandi e luminose a secondo della distanza. In un ipotetico viaggio interstellare potremmo identificarne delle nuove visibili solo da quella nuova prospettiva. sebbene quindi le costellazioni siano solo un immagine sulla sfera celeste restano comunque uno strumento utile per studiare i moti relativi del sistema solare e orientarsi sulla Terra.



nel mondo antico, gli strumenti per la rilevazione di angoli tra gli astri e i punti di riferimento terrestre erano composti da settori graduati e aste dotate di tacche di mira: la precisione è legata alla capacità di lettura (sta proprio in questo l'utilizzo della prospettiva) e alla divisione in parti uguali di angoli. l'astrolabio è sicuramente lo strumento scientifico più conosciuto e utilizzato fin dall'antichità, esso ci da la soluzione grafica ad un problema sferico e permette a chi lo usa di misurare l'altezza delle stelle sull'orizzonte, valutare l'ora astronomica e navigare.

stelle e proiezione sono ancora una volta unite il uno strumento più moderno: il planetario, un particolare tipo di proiettore che riproduce la volta celeste su uno schermo semisferico.
il primo tentativo di riproduzione della volta celeste risale al III a.C. per mano di Arato. 


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