domenica 3 giugno 2012

l'evoluzione del disegno e la prospettiva

l'arte del disegnare  ha certamente subito nel corso degli anni un'evoluzione complessa e articolata che muove i suoi primi passi dalle incisioni sulle pareti delle caverne fino ad arrivare alle ultime tecniche di disegno elettroniche quali ad esempio AutoCad. La necessità di comunicare progetti sempre più complessi richiede un linguaggio sempre più dettagliato e universale, a questo proposito il disegno diventa tecnico.

Le prime forme di disegno erano semplice espressione del proprio stato d'animo o racconti di vita reale o ultraterrena, tutte le figure erano poste sullo stesso piano e non c'era accenno di paesaggi.

Solo a partire dalla fine del Duecento con Giotto abbiamo una restituzione della realtà e una nuova corposità delle figure.  

La svolta fondamentale si ha però con Filippo Brunelleschi che, attraverso esperienze condotte con strumenti ottici, giunge ad un metodo scientifico di rappresentare gli edifici, lo stesso di cui scriverà  Leon Battista Alberti nel De Pictura.

La riproduzione della realtà il più dettagliatamente possibile però limita il concetto di prospettiva, essa viene introdotta anche per rendere oggettivo quello che prima era soggettivo. Nello studio della cattedrali ad esempio ci si accorge che i primi disegni non rispettavano nessuna scala e che servivano esclusivamente all'architetto come schizzo, ma più crescono le sfide più si ha bisogno di comunicare e quindi di creare un linguaggio comune e che si espliciti da se nelle tre dimensioni. si passa così dallo schizzo al disegno in scala e infine alla prospettiva.

Le proiezioni si dividono in due grandi famiglie: prospettiche (che comprende la prospettiva centrale, dal basso, laterale ecc) e parallele, che a sua volta si divide in obliqua (cavaliera e cabinet) e ortogonali. 
Tutte si ottengono proiettando idealmente le linee del disegno verso punti immaginari lungo delle linee di fuga. Realizzare oggetti tenendo conto della loro tridimensionalità risulta però complicato e soprattutto lungo. Disegnare una scala ad esempio e molto complesso ma comunque più semplice rispetto ad un intero edificio.

per questo motivo oggi architetti e ingegneri scelgono di utilizzare strumenti più funzionali per progettare le loro idee.
 

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